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(fonte Fedagri) Barolo (Cuneo), 26 ottobre 2011 – Dal 2000 al 2010 sono andate perse, in Italia, il 15,6% delle superfici vitate che sono passate da 772.513 ettari a 651.863 ettari. Più contenuto il calo in Francia, che nello stesso periodo ha fatto registrare una contrazione del 9,6% e in Spagna (-9,4%). Questi alcuni dei dati di scenario diffusi nel corso dell’Assemblea delle cooperative vitivinicole di Fedagri in corso a Barolo, presso la Cantine Terre da Vino.

Contrazione delle superfici a vigneto, riduzione strutturale delle produzioni,  giacenze ovunque in calo, una campagna vitivinicola 2011/2012 che, attestandosi sotto la soglia dei 41 milioni di ettolitri è stata la più scarsa degli ultimi 50 anni. “Un quadro già di per sé critico – spiega Adriano Orsi, Presidente del Settore Vitivinicolo di Fedagri Confcooperative – aggravato anche da una normativa comunitaria che ha dato un forte impulso al contenimento delle produzioni, attraverso il ricorso alle estirpazioni con premio e alle misure della vendemmia verde”.

Solo nella scorsa campagna, secondo i dati Ismea presentati da Tiziana Sarnari, sono state accolte domande di estirpazioni per 9.288 ettari (in prevalenza in Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna) che, sommate ai 22.312 delle due campagne precedenti, portano ad un totale di 31.600 ettari. “Occorre un decisivo cambio di rotta delle politiche comunitarie – ha dichiarato Orsi nel corso della sua relazione introduttiva – che finora hanno premiato la non-produzione, con misure che mirano a distruggere prodotti di qualità e all’abbandono definitivo dei vigneti. E a ciò vanno ad aggiungersi anche i quasi 13 mila ettari ‘messi a riposo’ nella sola Sicilia per via del ricorso alla vendemmia verde”.

“Il calo produttivo desta preoccupazioni – ha proseguito Orsi – perché comporta anche l’aumento dei prezzi della materia prima, i quali sono difficilmente scaricabili sul prodotto lavorato in bottiglia”.

Notizie positive vengono dall’export vitivinicolo, con una significativa progressione registrata nel primo semestre 2011, peraltro più accentuata in valore (+13%) che in volume (+8%, Dati Ismea), con l’Italia che vede consolidata la propria leadership tra i Paesi fornitori in volume, mentre resta seconda dietro la Francia in termini di valore.

 

Roma, 31 luglio 2009 – Il nuovo Regolamento sulla etichettatura e presentazione dei vini che entrerà in vigore domani non consentirà, a partire dal 2012, ai vini frizzanti e spumanti IGP di essere frizzantati o spumantizzati al di là delle immediate vicinanze della zona geografica delimitata, contrariamente ai vini DOP per i quali è prevista una deroga. Paolo-Bruni

«Si tratta – questo il parere della Cooperazione vitivinicola di Fedagri – «di una ingiustificata ed incomprensibile esclusione che porterà all’uscita dal mercato di tutti quei vini frizzanti e spumanti a IGP del nostro Meridione che non sono prodotti in aree geografiche immediatamente vicine alle regioni in cui viene storicamente fatta la frizzantatura e la presa di spuma dei vini».

«Il nostro auspicio è che si possa intervenire al più presto a livello comunitario affinché il nuovo regolamento (Reg. CE n. 607/09 recante modalità applicative del Reg. CE n. 479/08) possa essere modificato in tal senso per estendere la deroga, oggi riconosciuta ai soli vini frizzanti e spumanti DOP, anche ai vini IGP».

Il Premio per l’innovazione è stato istituito dalla Cogeca (Confederazione Generale Cooperative Agricole) nell’ambito del programma di lavoro 2008–2009 quale strumento per aumentare la consapevolezza in seno alle cooperative della necessità di impegnarsi sempre di più nel trovare soluzioni innovative, contribuendo anche a trasmettere i risultati raggiunti dalle cooperative nella catena agroalimentare.paolo bruni

L’attribuzione del premio alla cantina Cormons è stata motivata in virtù delle attività innovative legate alla produzione, trasformazione e commercializzazione del vino avviate dalla cantina e per via anche della natura integrata di tali innovazioni lungo l’intera filiera.

Il premio è stato ricevuto dal direttore della Cantina Cormons Luigi Soini, alla presenza di Gert Van Dijk, Paolo Bruni e di Pekka Pesonen, nell’ordine, presidente, vice presidente e segretario generale della Cogeca.

“Proprio nel pieno della peggiore crisi finanziaria e economica dei nostri giorni – questo il commento di Paolo Bruni – diventa sempre più indispensabile riuscire a individuare soluzioni innovative e creative per affrontare i problemi economici e vincere la sfida della competitività: una strada che le cooperative agroalimentari italiane stanno percorrendo da tempo con grande successo”.

La cantina Cormons è stata creata alla fine degli anni ‘60 nell’intento di rendere omaggio alle secolari tradizioni vitivinicole della regione friulana, che si conciliano con metodi moderni di vinificazione e sviluppo della comunità locale.