Archivio per luglio, 2009

Molte le criticità della nuova organizzazione comune di mercato, ma positivo per il sistema enologico italiano è lo stanziamento di fondi finalizzati alla promozione del vino nei Paesi extraeuropei. Si parte da 7 milioni di euro del 2009 per arrivare ad oltre 102 nel 2013 e 2014.vendemmia

Verona, 29 Luglio 2009 – Una Ocm per molti aspetti difficile da digerire, ma quella che entrerà in vigore il primo di agosto offre anche opportunità che i vitivinicoltori italiani devono saper cogliere velocemente.
«La nuova organizzazione comune di mercato – dice Ettore Riello, presidente di Veronafiere – introduce una nuova filosofia, che mira più ad aumentare la competitività dei vini europei sui mercati extracomunitari che al sostegno alla produzione. Si tratta di una chance importantissima, soprattutto in un momento come questo che vede il nostro export enologico in flessione e in presenza di un mercato interno che nella migliore ipotesi si mantiene stazionario».
I fondi messi a disposizione per l’Italia a questo scopo da qui al 2014 sono ingenti. Si tratta di 7 milioni di euro per il 2009, che già nel 2010 diventeranno 35 fino ad arrivare a oltre 102 milioni nel 2013 e 2014.
Studiare i mercati e i potenziali consumatori è il primo passo per impostare efficaci piani di penetrazione. A questa attività devono poi seguire adeguate iniziative promozionali e la disponibilità in commercio dei vini presentati.
«Il cerchio si deve chiudere – dice Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – altrimenti la promozione diventa solo un esercizio di stile, improduttivo dal punto di vista commerciale, che rischia di avvantaggiare i nostri competitori».
Per massimizzare l’utilità dei finanziamenti messi a disposizione dall’Ue occorre anche adottare strategie che portino a una sinergia tra mondo produttivo, istituzioni ed enti preposti alla promozione, come si è già iniziato positivamente a fare per alcune iniziative negli ultimi anni.
«E’ quello che è successo con Vinitaly – dice Giovanni Mantovani -: Veronafiere ha messo a disposizione delle imprese vitivinicole nazionali il nome e il know-how della più prestigiosa tra le sue manifestazioni, realizzando una serie di eventi all’estero fin dal 1998; le istituzioni nazionali e locali hanno concentrato il loro impegno economico su tali iniziative, consapevoli del valore dell’unità attorno a progetti validi».
Dopo le tappe in Florida e in Russia dei mesi scorsi, Vinitaly si sta preparando a ripartire con il suo World Tour in autunno: dal 19 al 22 ottobre seconda parte di Vinitaly US Tour con tappe a Chicago, San Francisco e Houston; seguiranno l’11° Vinitaly China dal 4 al 7 novembre a Hong Kong, Pechino e Shanghai e il 4° Vinitaly Japan a novembre, che da quest’anno diventa Vinitaly Japan & Korea con tappa a Tokyo il 25 novembre e a Seul il 27.
«Tra le forme di promozione finanziabili dalla nuova Ocm – spiega Mantovani – ci sono la partecipazione a manifestazioni e fiere internazionali, l’organizzazione di degustazioni e incontri con operatori esteri: tutti ambiti in cui Vinitaly ha già dimostrato di saper svolgere un ruolo molto importante e che continueremo a potenziare per riconfermarci quale sistema di promozione integrato a servizio del sistema vitivinicolo nazionale».

Comunicato stampa del Servizio Stampa Veronafiere
Tel.: + 39.045.829.82.42 – 82.85 – 82.10
E-mail: pressoffice@veronafiere.ithttp://www.vinitaly.com

<<ROMA, 28 LUG – ”Chi fa commercio ambulante deve presentare ogni inizio anno la documentazione necessaria completa per regolarizzare la propria posizione relativa ai permessi nelle piazze dei comuni”. E’ quanto viene evidenziato in un emendamento del deputato della Lega Nord, Maurizio Fugatti, che spiega che con cio’ si vogliono tutelare ”’i veri commercianti e porre fine ad un

maurizio fugattiabusivismo latente”. Dopo incontri con le associazioni di categoria, il parlamentare ha dunque presentato l’emendamento che prevede anche un ”durc” di regolamentazione contributiva. ”Siamo soddisfatti – aggiunge Fugatti – dell’ approvazione di questo emendamento che tutela il vero commercio ambulante”,contro quello abusivo molto spesso portato avanti da extracomunitari. In questo modo i mercati delle città e delle piazze potranno tornare ad essere quel patrimonio culturale della tradizione italiana di qualità dei prodotti e contro la concorrenza sleale”.>>
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Quello che avete appena letto è il comunicato diffuso questa mattina dall’ufficio stampa che fa capo all”inarrivabile Fugatti Maurizio, parlamentare trentino della Lega Nord. Dopo la sua valorosa crociata contro la moschea di Trento, il nostro (?) non si da ancora pace. Nemmeno in tempo di vacanze estive. E sferra la sua altrettanto valorosa battaglia contro l’ambulantato abusivo “molto spesso portato avanti da extracomunitari”. Il nemico numero uno, insomma, è sempre alle porte: sia quando prega sia quando lavora, magari senza il famigerato “durc” (documento unico di regolarità contributiva) che il Fugatti, fosse per lui, imporrebbe a tutti quanti. Anche alle tante famiglie del suo collegio elettorale a cui probabilmente ha chiesto il voto – e forse, purtroppo, ricevuto – che danno lavoro al nero a badanti extracomunitarie. O ai tanti contadini e viticoltori, sempre del suo collegio elettorale, che si preparano ad assumere, sempre al nero, squadre di vendemmiatori slavi ed ucraini. Ma questo al nostro (?) non interessa. A lui importa solo che i mercati delle città e delle piazze possano “tornare ad essere quel patrimonio culturale della tradizione italiana di qualità dei prodotti e contro la concorrenza sleale”. Ebbravo onorevole, questo si che è avere le idee chiare: sono i “vù cumpra” il peccato originale che inquina il magico equilibrio del libero mercato, anche solo rionale, e della libera concorrenza. Leggendo le dichiarazioni dell’onorevole trentin-padano, tuttavia, viene da pensare ad altro. Viene da pensare che ci sia in giro qualcuno, non facciamo nomi ché non servono, che coltiva l’idea secondo la quale il solo extracomunitario buono è quello invisibile: chiuso dentro le mure domestiche a pulire il culo ai nostri vecchi o nascosto fra i vigneti rigogliosi della Valdadige, sempre pronto a darsela a gambe con la complicità del datore di lavoro ad ogni visita di un ispettore qualsiasi. E sembra proprio di capire che sono proprio questi i soli lavoratori extracomunitari che piacciono all’onorevole Fugatti Maurizio: quelli invisibili. Con o senza durc. Purchè lontani dai mercati e dai luoghi di culto, appunto.

di Giuliana Cristoforetti – Il Comune di Avio, unitamente all’Istituto Comprensivo di Avio ed al Caseificio Sociale di Sabbionara, ha promosso ed elaborato un progetto interdisciplinare al fine di avvicinare i bambini delle Elementari alla nostra montagna ed alla nostra realtà zootecnica in modo consapevole e sostenibile.i love my mucca

L’obiettivo è quello interagire con la programmazione didattica e l’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo, attraverso l’attivazione di un progetto capace di aumentare la sensibilità dei bambini nei confronti del mondo animale e zootecnico in particolare, contribuendo a sviluppare un significativo legame con il territorio ed una maggiore consapevolezza dell’importanza di un corretto regime alimentare e di un consumo consapevole.

“I love my Mucca” è progetto pilota, destinato in questo primo anno alle classi del ciclo elementare dell’Istituto, con coinvolgimento, in forma più diluita, di altre classi del medesimo ciclo di Istituti vicini.

Come funziona: ad ogni classe viene assegnata una mucca – una mucca vera – che produce latte e trascorre l’estate in montagna. Nel mese di maggio – prima della partenza per l’alpeggio – ogni classe ha avuto un incontro ufficiale con la “propria mucca” ospitata presso l’azienda di Gianni Antonelli di Sabbionara. Nell’occasione ad ogni bambino è stata consegnata la carta d’identità della mucca assegnata alla classe, con tanto di foto e dati di riconoscimento, unitamente all’invito a fare visita alla  mucca in estate, durante la stagione di alpeggio sul Monte Baldo presso la Malga Trettesol. Un buono, timbrato dal malghese in occasione della visita estiva in malga garantirà uno sconto nell’acquisto dei prodotti del Caseificio Sociale di Sabbionara; lo stesso buono ritirato all’atto dell’acquisto e trasmesso all’Amministrazione comunale consentirà di premiare la classe che ha effettuato più visite al proprio animale durante l’alpeggio. Alla classe vincitrice l’assessorato all’Istruzione regalerà una giornata in una fattoria didattica. La disponibilità a partecipare dimostrata dalla Dirigenza dell’Istituto Comprensivo e dall’intero corpo docente è garanzia di buona riuscita del Progetto.

“I love my Mucca” si affianca ad altri progetti sul tema: primo fra tutti “Adotta una mucca” dell’APT Lagorai, bel progetto destinato all’utenza turistica. Nel nostro caso invece  si procede dall’idea di dare vita ad un rapporto costante tra il bambino, l’animale, l’allevatore ed il casaro, finalizzato alla diffusione della cultura della corretta alimentazione e dei prodotti a Km zero. Del resto chi conosce il proprio territorio, perchè lo vive, è in grado di testimoniarne la bontà e la bellezza all’esterno e noi sappiamo quanto sia importante la diffusione di questo messaggio per un turismo come il nostro di natura rurale e quindi legato ai prodotti del Territorio.

Il bambino diviene così consumatore consapevole di quel prodotto specifico, attivando in ambito famigliare il circuito virtuoso del consumo a zero impatto ambientale. È evidente che nell’ambito del progetto il  ruolo del “Caseificio di Sabbionara” è fondamentale: la sensibilità dimostrata nel partecipare lo rende ancora una volta una realtà unica per professionalità, ricerca, qualità del prodotto e criterio di produzione.