Archivio per novembre, 2009

Trento, 23 novembre 2009 – I soci di Cavit, riuniti oggi in assemblea, hanno eletto i nuovi vertici della cantina. Adriano Orsi, presidente del settore vitivinicolo di Fedagri-Confcooperative, è stato confermato Presidente.orsicavit
Alla carica di Vice Presidente riconfermato anche Carlo Malfatti.
Cavit, aderente a Fedagri-Confcooperative, è nata nel 1950 come consorzio di cantine con l’obiettivo di creare e di diffondere la “cultura” del vino in tutta la regione, assistere le associate e contribuire alla “formazione” dei viticoltori trentini. Con un totale di 4500 viticoltori, 5.700 ettari di coltivazione e più di 100 etichette nel solo mercato italiano, partecipando ai concorsi enologici internazionali più rinomati e prestigiosi, l’azienda ha ottenuto, dal 2000 ad oggi, più di 400 tra premi e riconoscimenti.
L’elenco completo dei consiglieri è il seguente: Alessandro Bertagnoli per la cantina di Aldeno, Claudio Bertoldi per Agraria Riva del Garda, Flavio Chizzola per Mori Colli Zugna, Roberto Faustini per Rovere della Luna, Elvio Fronza per Le Meridiane, Bruno Lutterotti per la Cantina di Toblino, Carlo Malfatti per la Cantina Rotaliana di Mezzolombardo, Adriano Orsi per Vivallis, Angelo Salvetti per la Cantina Sociale di Avio, Sergio Turella per la Cantina d’Isera.

L’Osteria Vecchio Carnera e il suo staff sono lieti di comunicare che dopo il prestigioso certificato per Pinot Grigio “Vigneto Corvara” Doc Valdadige 2008 ottenuto da Albino Armani al Gran Premio Internazionale del vino MUNDUSvini 2009, un’altro importante riconoscimento è stato annunciato:

Al XVIII Merano International Wine Festival, un importante manifestazione dedicata agli eventi enologici (oltre a quelli culinari e gastronomici) il Refosco dal Peduncolo Rosso (linea “Claps” dell’Azienda Armani) dopo aver ottenuto la “GOLDEN STAR WINE”  è stato premiato con la “CORONA” quale Vino di eccellenza dalla guida Vini Buoni d’Italia 2010 per la qualità, la piacevolezza, la bevibilità e la corrispondenza VINO VITIGNO TERRITORIO.

 
                                                
 

Essendo il Refosco un vino proveniente dai vitigni di Albino Armani sulle Alpi Carniche dell’alta Grave Friulana, non è normalmente presente nella nostra carta dei vini poichè al Vecchio Carnera i vini che potete sempre degustare sono quelli, tipicamente trentini, provenienti dalle coltivazioni della Vallagarina e della Val dei Ronchi. Ma per festeggiare il successo ottenuto da Albino Armani, abbiamo creduto di fare cosa gradita ai nostri ospiti (da Lunedì 16 per tutta la settimana), offrire loro la possibilità di degustare, oltre ai ben conosciuti calici tradizionali, anche il buon Refosco dal peduncolo rosso, un vino dal colore rosso rubino vivace, dal profumo complesso floreale e di frutta fresca che al palato prevale la dolce presenza di frutta rossa e con un finale aromatico e gradevole.

Al Vecchio Carnera si brinda, non potete mancare…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E si mangia… 

L’osteria propone:

 

Assaggio di trippa 

 

Risotto al Refosco

dal peduncolo rosso

 

Canederli con ragù, brodo

o al burro

 

Coniglio con polenta

e fagiolini al burro

                                  

Vendemmia 2009: Trentino in crescita

Pubblicato: novembre 10, 2009 in Numeri
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(fonte: AGI – Trento, 9 nov.) – I risultati della vendemmia danno migliori soddisfazioni ai produttori viticoli trentini rispetto a quelli dei mercati. Stamani presso la Federazione Trentina della Cooperazione il Consorzio Vini del Trentino, che riunisce tutti i produttori trentini, ha presentato i dati della vendemmia appena trascorsa. vendemmiaLa qualita’ delle uve raccolte e’ stata definita ‘eccellente’. Il totale della produzione di uve raccolte nella recente vendemmia e’ di 1,3 milioni di quintali, con una crescita del 10,2rispetto all?anno precedente.
L?exploit maggiore spetta alle uve bianche cresciute del 12,8rispetto al 4,7% delle uve nere. Il vigneto trentino e’ composta per il 70% da uve bianche, con una produzione 2009 di 905mila quintali, e dal 30% di uve rosse, che corrisponde ad una produzione di poco piu’ di 403mila quintali. Una curiosita’: nel 1990 la situazione era ribaltata, con una produzione di uve nere ben superiore di quelle bianche. Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad un vero e proprio exploit delle bianche, cresciute di 250mila quintali per merito di chardonnay e soprattutto pinot grigio, a fronte di una sostanziale stabilita’ di produzione delle uve nere. Un dato storico; nel 1990 l?uva di gran lunga piu’ coltivata in Trentina era la schiava, tre volte di piu’ del teroldego.
Adesso la produzione e’ scesa a meno della meta’ del teroldego.
In cima alla produzione di uve bianche c?e’ lo chardonnay (376.287 quintali), seguito da pinot grigio e m’ller thurgau.
Tra le nere il teroldego (102.773 quintali) supera di poco il merlot (101.225). Seguono a distanza cabernet, schiava e marzemino. Cresce anche la superficie vitata, che supera per la prima volta il tetto dei 10mila ettari. Attualmente il valore e’ di 10.140 ettari, 300 in piu’ dell?anno scorso. Prosegue il ridimensionamento del fenomeno novello, che scende sotto il milione di bottiglie (978.200) rispetto al 1.176.000 dell?anno scorso, ed addirittura un milione e 600mila cinque anni fa.
½L?andamento climatico delle stagioni caratterizzato da temperature molto elevate, unito alla professionalita’ degli ottomila agricoltori trentini ?ha ricordato il direttore del Consorzio, Erman Bona- ha consentito un forte contenimento delle malattie tradizionali della vite; uve sane quindi, giunte a giusta maturazione, di eccellente qualita’”.