Archivio per Maggio, 2011

Prova a ripartire dalla Bassa Lagarina il ragionamento dei vignaioli attorno al Pinot nero. Dopo la prestazione deludente alle giornate del Blauburgunder di sabato scorso (nella top ten solo un trentino al settimo posto:  Maso Poli), viticoltori ed enologi lagarini provano ad interrogarsi sul presente e sul futuro di questovitigno e di questo vino. Da sempre considerato fra i più difficili da coltivare incampagna e da vinificare in cantina. Naturalmente, l’obbiettivo sempre quello di arrivare vicino ai grandi modelli francesi,tuttavia riuscendoci raramente. Questa sera alla trattoria «La Luna Piena»di Ala, cinque cantinieri e pinotisti noir lagarini, accanto ad un menu degustazione,proveranno a discutere fra di loro e con iconsumatori di queste cose. Ci sarannoGiuseppe Tognotti, di Maso Michei (Ronchi di Ala), Tiziano Tomasi, di Cadalora(Santa Margherita), Filippo Scienza e Barbara Mottini, di Vallarom (Masi di Avio),Martin Mainenti di Borgo dei Posseri (Ala)e Giovanni Turato, della Viticoltori in Avio.Sul tavolo, accanto alle prove di degustazione verticale – saranno presenti le annate dal 2006 al 2009 -, alcuni interrogativiattorno allo stile trentino del Pinot Nero,ancora in cerca d’autore e senz’altro diverso rispetto a quello ben strutturato edeciso del modello alto atesino. Un tentativo di riflessione che, fra l’altro, avvieneall’indomani dell’allarme di uno dei gurudel Noir altoatesino, l’ex vicepresidentedei vignaioli di Bolzano Peter Dipoli. Cheproprio ieri metteva in guardia i suoi colleghi altoatesini, ma il discorso può essere esteso anche al Trentino, dal rischio«moda» Pinot Nero: «Il problema è che granparte delle zone non sono adatte alla coltivazione di questo vitigno così esigentee in questo momento dato il successo commerciale che il Pinot nero dell’Alto Adigesta ottenendo c’è il rischio che per una pura scelta di opportunità il vitigno vengapiantato in zone fuori da quelle più». Si discuterà di tutto questo accanto ad unbicchiere di Noir, questa sera alle 20 adAla, in via Carrera all’osteria La Luna Piena, info 0464673030. (fonte Quotidiano l’Adige)

ANGELO CARRILLO – da Quotidiano Alto Adige di Bolzano 25 maggio 2011

 EGNA. Salviamo il Pinot nero. Potrebbe essere questo il tema dell’edizione delle giornate altoatesine del Pinot nero: un grido d’allarme lanciato in un momento in cui questo raffinato ed elegante vino rosso, sembra godere di uno stato di grazia, almeno in Italia. Ma a mettere l’accento sulle criticità che comporta il successo è Peter Dipoli, vignaiolo e commerciante tra i più noti.

Come sta il Pinot nero in Alto Adige?
«Molto bene direi. Il successo del Pinot nero è dovuto allo stato di grazia in cui abbiamo la fortuna di allevare i nostri vigneti grazie a un fortunato mix di condizioni climatiche e zone adatte che abbiamo ereditato sin dalla fine dell’Ottocento e che ci permette di produrre uno dei migliori Pinot italiani».
Tutti contenti allora?
«Il problema è che gran parte delle zone non sono adatte alla coltivazione di questo vitigno così esigente e in questo momento dato il successo commerciale che il Pinot nero dell’Alto Adige sta ottenendo c’è il rischio che per una pura scelta di opportunità il vitigno venga piantato in zone fuori da quelle più vocate».
Com’è successo con altri vini?
«Nel caso del Gerwürzraminer che ha avuto una grande richiesta sul mercato nazionale negli ultimi 15 anni c’è stato un aumento indiscriminato di impianti. E lo stesso si può dire del Lagrein».
Cosa le fa pensare che anche il Pinot nero sia in pericolo?
«Ultimamente ho chiesto a qualche importante vivaista quali sono le barbatelle (le piantine per gli innesti ndr) più richieste. E mi è stato detto che per i bianchi le richieste si concentrano sul Pinot, il che è una gran cosa visto che in futuro questo deve essere il nostro bianco».
E per i rossi?
«Per i rossi le richieste si indirizzano sul Pinot nero, che molti stanno piantando ovunque, anche in zone non adatte magari a fianco di impianti di cabernet. Questo può portare alla morte del Pinot nero che non ama troppo il caldo visto che si tratta di un vitigno continentale e non mediterraneo».
Ma se questo vino si vende non va bene lo stesso?
«Se si vende un vino che è il prodotto di una moda no, perché le mode sono passeggere e si innesta una dinamica al ribasso per cui, come nel caso del Traminer, quello buono fa da apripista e poi per soddisfare le richieste si comincia a produrre di più e fuori dalle zone migliori dove i costi sono più alti, fino a saturare e a stancare il mercato».
Qual è la soluzione?
«La cosa più importante è rivedere le “doc“ che oggi permettono di piantare Pinot nero ovunque e poi bisogna iniziare a parlare di zonazione».
Ma non tutti sarebbero contenti…
«Lo so, ma dobbiamo pensare a lungo termine. È chiaro che l’enologo deve fare attenzione al bilancio, il presidente deve essere rieletto e i viticoltori devono vivere. Ma noi non dobbiamo essere “escort” e soddisfare a tutti i costi tutte le richieste».
Più facile a dirsi che a farsi. Anche quando il campione è il miglior Pinot nero d’Italia.

Tra un susseguirsi di eventi musicali e nuove attrazioni proposte quest’anno dai Giardini di Sissi per i festeggiamenti del loro decimo anniversario, dal 4 agosto sarà possibile acquistare il pacchetto turistico “Giardini & Vino”, dedicato a tutti i gourmand che oltre alla visita al giardino botanico, possono degustare un vino raro e pregiato: quello prodotto dal Versoaln, la vite più grande e probabilmente più antica del mondo.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff | Marion Gelmini © 2009

Merano, maggio 2011 – L’agenda 2011 degli eventi ai Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff è costellata di appuntamenti degni di nota messi a punto per i festeggiamenti del 10° anniversario. Tra questi, a partire dal mese di agosto e fino a fine ottobre, per celebrare l’arrivo della stagione della vendemmia ed in virtù del successo riscontrato l’anno scorso, verrà nuovamente riproposto ai visitatori il pacchetto turistico “Giardini & Vino” che ogni giovedì permetterà loro di affiancare alla visita guidata ai giardini anche quella all’antica vite, considerata oggi monumento naturale e bene culturale altoatesino e di degustare il prezioso vino bianco “Versoaln”.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno infatti da qualche anno preso sotto la loro tutela la vite Versoaln, la più grande e probabilmente più antica al mondo, la quale cresce rigogliosa nel terreno circostante il Castel Katzenzungen, situato a Prissiano, nella frazione di Tesimo,una graziosa località a 600 metri di altitudine, posta a metà strada tra Bolzano e Merano e a una mezz’oretta di distanza dai Giardini.

Castel Katzenzungen, anche noto come Castel del Gatto, è il castello di proprietà della famiglia Pobitzer, che vanta ben 8 secoli di storia e rappresenta con la propria struttura una fase dell’evoluzione dell’architettura del castello, non più costruito per essere una fortezza difensiva ma una dimora residenziale.

L’antica vite cresce rigogliosa da oltre 350 anni al riparo di un antico muro ed i suoi rami coprono oltre 350 metri quadrati di pergolato. Dai piccoli grappoli d’uva con chicchi trasparenti e di media grandezza (la cui produzione si aggira tra i 6 ed i 7 quintali l’anno) si ottengono appena 400 bottiglie del prezioso vino bianco dai riflessi verdognoli “Versoaln”, il quale costituisce un’importante testimonianza della storia millenaria del vino in Alto Adige.

La coltivazione e l’imbottigliamento di questo pregiato nettare sono state demandate al Podere Provinciale Laimburg. Le bottiglie, numerate e accompagnate da certificato, possono essere acquistate presso il Giardini al costo di Euro 32,00. Sicuramente un regalo originale!

Costo del Pacchetto “Giardini & Vino”: Euro 30,00

Prenotazione (entro il giorno precedente):

presso i Giardini di Castel Trauttmansdorff Tel.: +39 0473 235 730 botanica@provinz.bz.it

Numero minimo di partecipanti: 5 persone

I Giardini di Sissi a Castel Trauttmansdorff

Via S. Valentino, 51 a 39012 Merano

www. giardinidisissi.it

Nuovi orari dei Giardini di Sissi e Touriseum:

dal 1°aprile al 31 ottobre dalle 9.00 alle 19.00

dal 1° al 15 novembre dalle 9.00 alle 17.00

I venerdì di giugno, luglio ed agosto dalle 9.00 alle 23.00